è un erbicida da impiegarsi in post-emergenza delle infestanti. Il prodotto viene assorbito dalle parti verdi della pianta e traslocato per via sistemica sino alle radici e agli organi perennanti. Dopo alcuni giorni si ha ingiallimento e arrossamento delle infestanti e successivo disseccamento. La singola applicazione non deve eccedere la dose di impiego di 6,33 L/ha di formulato (equivalente a 2,28 kg/ha di sostanza attiva). Infestanti annuali 3-6 l/ha, 1-3 applicazioni/anno, intervallo 28 gg. Sono consentiti trattamenti sotto la fila, le fasce sotto chioma degli alberi all’interno di una fila; Non sono consentiti trattamenti tra le fila. In genere la superfice trattata corrisponde a circa 1/3 della superfice dell’area. Intervenire solo su colture con tronco ben lignificato con più di 3- 4 anni. Evitare il contatto con la vegetazione fogliare o con parti della pianta non ben lignificate. Evitare ogni possibile contatto dei frutti con il prodotto o con il terreno trattato. Sono consentite massimo 3 applicazioni/anno: 1a applicazione: 6 L/ha, 2a applicazione: 2 L/ha, 3a applicazione: 2 L/ha. Dose massima per anno: 4,2 kg/ha di s.a. glifosate, corrispondente a 11,6 L di prodotto/ha. Applicare in post-emergenza delle infestanti. Infestanti perenni 6-6,33 l/ha, 1-3 applicazioni/anno, intervallo 28 gg. Sono consentiti trattamenti sotto la fila, le fasce sotto chioma degli alberi all’interno di una fila. Non sono consentiti trattamenti tra le fila. In genere la superfice trattata corrisponde a circa 1/3 della superfice dell’area. Intervenire solo su colture con tronco ben lignificato con più di 3-4 anni. Evitare il contatto con la vegetazione fogliare o con parti della pianta non ben lignificate. Evitare ogni possibile contatto dei frutti con il prodotto o con il terreno trattato.
Sono consentite massimo 3 applicazioni/anno: 1a applicazione: 6,33 L/ha, 2a applicazione: 2 L/ha, 3a applicazione: 2 L/ha. Dose massima per anno: 4,2 kg/ha di s.a. glifosate, corrispondente a 11,6 L di prodotto/ha. Applicare in post-emergenza delle infestanti. Le dosi variano in funzione sia della sensibilità dell’infestante, sia del tipo di attrezzatura impiegata. Nel caso di associazioni floristiche adottare la dose efficace per il controllo della specie meno sensibile. In presenza di infestazioni a macchia impiegare concentrazioni di 1-2 L/100 litri d’acqua sulle annuali/biennali e di 2-5 L/100 litri d’acqua sulle perenni. Nell’impiego di attrezzature selettive seguire attentamente le dosi e le modalità d’impiego raccomandate dal produttore. Fermo restando il rispetto delle dosi massime previste per ogni tipo di impiego, in caso di presenza delle infestanti sotto indicate in modo prevalente, le dosi consigliate sono:
Annuali e biennali 3-4 L/ha: Alopecurus spp. (Coda di topo), Avena spp. (Avena selvatica), Hordeum murinum (Orzo selvatico), Lolium spp. (Loietto), Mercurialis spp. (Mercorella), Poa spp. (Fienarola), Riso crodo, Amni majus (Sedano selvatico), Amaranthus spp. (Amaranto), Calendula spp. (Calendula), Chenopodium sp. (Farinaccio), Orobanche spp. (Succiamele), Portulaca spp. (Porcellana), Raphanus spp. (Ravanello selvatico), Senecio spp. (Senecio), Sinapis spp. (Senape), Stellaria spp. (Centocchio), Veronica spp. (Veronica) Perenni 4–5 L/ha: Agropyron repens (Agropiro), Carex spp. (Carice), Cirsium arvense (Stoppione), Euphorbia spp. (Euforbia), Glyceria spp. (Gliceria), Hipericum spp. (Erba San Giovanni), Laersia oryzoides (Serla), Phalaris spp. (Scagliola), Rumex spp. (Romice), Sonchus spp. (Grespino), Sorghum halepense (Sorgo selvatico) 5–6,33 L/ha: Alisma spp. (Mestolaccio), Asfodelus spp. (Asfodelo), Butomus spp. (Fiorone), Cyperus spp. (Zigolo), Ferula spp. (Ferula), Junchus spp. (Giunco), Nardus spp. (Cervino), Scirpus spp. (Scirpo), Sparganium spp. (Sparganio), Tussilago spp. (Farfaraccio)
Arbusti 4–6 L/ha: Acer spp. (Acero), Fraxinus spp. (Frassino), Genista spp. (Ginestra), Salix spp. (Salice), Sambucus spp (Sambuco), Vaccinum spp. (Mirtillo). Il prodotto va impiegato alla dose stabilita, avendo cura di bagnare uniformemente le infestanti. Utilizzare pompe a bassa pressione (massimo 2 atm) con barre o lance con ugelli a ventaglio o a specchio evitando ogni possibilità di deriva. Se dopo il trattamento, entro un massimo di 8 ore, vi fosse una pioggia essa ridurrebbe l’efficacia del trattamento; evitare la deriva; togliere i succhioni e ricacci sulle colture arboree prima del trattamento; non lavorare il terreno per 3 settimane dopo il trattamento; tra il trattamento e l’impiego di prodotti residuali far trascorrere almeno 1-2 settimane. Impiegare il prodotto su infestanti in attiva crescita, preferibilmente in prossimità della fioritura quando la linfa discendente facilita la traslocazione nelle parti ipogee della pianta. L’intervento su infestanti sofferenti per cause diverse come siccità, freddo, attacchi parassitari, è inefficace. Allo scopo di evitare o ritardare la comparsa e la diffusione di malerbe resistenti, si consiglia di alternare all’erbicida prodotti caratterizzati da un differente meccanismo d’azione e adottare idonee pratiche agronomiche, quali ad esempio la rotazione colturale e la falsa semina. Monitorare con attenzione la presenza di malerbe sensibili sfuggite ai trattamenti ed informare il rivenditore e le autorità competenti (Servizio fitosanitario di riferimento) in caso di sospetta resistenza.