EUH401, EUH210, H280, H330, H370, H371, H400, P260, P285, P304+P340, P308, P310, P314, P403, P405, P410
Registrazione
Reg. N. 12171 del 21/04/2004
Confezioni autorizzate
Titolare Aut. Min.
DOUGLAS BLG BVBA
Scadenza
31 gennaio 2027
Scade fra 779 giorni
Distribuito da
Attualmente non distribuito
56,7 Kg
NocciolAI
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Funzionalità sperimentale
Risposta generata con OpenAI
Avvertenze
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Ecco la risposta alla sua domanda riguardante PRO-FUME:
Documentazione
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Dati meteorologici forniti da
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Dall'inizio dell'anno sono caduti
mm di precipitazioni
Dati meteorologici da open-meteo.com
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Non indicato
99,8% Insetticida fumigante (FU)
Non indicata in quanto trattamenti in post-raccolta
Insetti che infestano le derrate immagazzinate
Non somministrare liquidi o indurre il vomito se il paziente è in stato di incoscienza oppure ha le convulsioni. In tutti i casi di sovraesposizione, con sintomi quali nausea, difficoltà nella respirazione, dolori addominali, lentezza nei movimenti e nella parola o intorpidimento delle estremità, consultare immediatamente un medico e mostrare l’etichetta del prodotto e la scheda di sicurezza. Consultare un Centro Antiveleni. Se ingerito ricorrere immediatamente a trattamenti medici. Non indurre il vomito se non specificatamente richiesto dal personale sanitario. Contatto in fase liquida con gli occhi: Eventuali danni agli occhi possono essere causati da fenomeni di congelamento. In tal caso lavare immediatamente con acqua per almeno 5 minuti. Rimuovere le lenti a contatto, se presenti, dopo i primi 5 minuti, e continuare a risciacquare per almeno 15 minuti. Consultare personale medico, preferibilmente un oculista. Contatto in fase liquida con la pelle: Nel caso in cui scarpe, guanti o abiti posti a contatto con la pelle risultino bagnati di difluoruro di solforile, applicare prontamente acqua sulla parte contaminata prima di rimuovere l’indumento. Una volta che la parte interessata sia scongelata, togliere gli indumenti contaminati che coprono la pelle. Lavare accuratamente la zona contaminata o fare una doccia. Inalazione in fase di vapore: Trasportare all'aria aperta. In caso di arresto respiratorio, praticare respirazione artificiale. Nel caso di respirazione bocca a bocca utilizzare protezioni per il soccorritore (maschera di ventilazione, ecc.). In caso di respirazione difficile, far somministrare ossigeno da personale qualificato. Chiamare un medico o trasportare al pronto soccorso. In caso di mancata respirazione e battito del polso, praticare la rianimazione cardiopolmonare (CPR). Usare maschera respiratoria e pallone ambu per evitare rischi di avvelenamento. Per prevenire edema polmonare fare inalare alla persona 5 erogazioni di un aerosol corticosteroide per inalatore (se disponibile), ad esempio beclomethasone o fluticasone, ecc., ogni 10 minuti finchè la persona non venga sottoposta a controllo medico. Avvertenze per il medico: è un gas privo di indicatori di pericolo per l'olfatto e per gli occhi. La probabilita' di possibili effetti sugli esseri umani si basa in parte su osservazioni fatte su animali da laboratorio. Il contatto in fase liquida può causare lesioni da congelamento. In caso di congelamento (occhi, pelle) risciacquare con acqua calda per almeno 15 minuti. Si prevede che le persone esposte al difluoruro di solforile manifestino inizialmente leggeri sintomi di intossicazione, a meno che la concentrazione sia molto alta (più di 400 ppm). Precoci sintomi di esposizione al difluoruro di solforile sono riconoscibili in irritazione delle vie respiratorie e depressione del sistema nervoso centrale. Può seguire eccitazione. Si può notare rallentamento dei movimenti, ridotta soglia di attenzione e lentezza o confusione del linguaggio. E' indispensabile che tali individui restino in assoluto riposo per almeno 24 ore. Si dovrebbero effettuare osservazioni cliniche a livello polmonare, epatico e renale. Esposizioni prolungate possono causare irritazione polmonare, edema polmonare, nausea e dolori addominali. Esposizioni ripetute ad alte concentrazioni possono provocare gravi danni ai polmoni e ai reni. Possono verificarsi convulsioni, seguite da arresto respiratorio come ultima conseguenza. Può essere necessaria respirazione assistita. E' indispensabile mantenere osservazione clinica. Nessun antidoto esistente per la sovra-esposizione al difluoruro di solforile. Somministrare un aerosol corticosteroideo attraverso un inalatore (100-150 erogazioni) come trattamento iniziale per prevenire l’insorgere di edema polmonare. Il primo giorno di trattamento valutare la possibilità di somministrare 250-1000 mg di prednisolone IV. Nessun antidoto specifico. Trattamento basato sul giudizio del medico in base ai sintomi del paziente.
Qtà minima per ha
Qtà massima per ha
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Diluizione massima
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Diluizione minima
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Volume d'acqua tipico
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Dimensioni appezzamento in ettari
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Confezioni necessarie
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Confezioni necessarie
Confezioni necessarie
Confezioni necessarie
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Range consentito di trattamenti annuali
Range consentito di trattamenti annuali
Confezioni commercializzate