è un formulato a base di rame, preparato con un particolare procedimento industriale brevettato che garantisce la presenza del solfato di rame solamente nella sua forma di cristallizzazione più efficiente (BROCHANTITE) mentre i sali di calcio derivanti dalla reazione sono esclusivamente sotto forma di gesso. Il contenuto in rame metallo attivo e la speciale formulazione conferiscono un’azione fungicida e batteriostatica anche con ridotti apporti di rame per ettaro. Con riferimento alle dosi indicate in tabella, utilizzare in linea di principio quelle più elevate in caso di alta pressione della malattia e nelle fasi di maggiore suscettibilità della coltura. Al fine di ridurre al minimo il potenziale accumulo nel suolo e l'esposizione per gli organismi non bersaglio, tenendo conto al contempo delle condizioni agroclimatiche, non superare l'applicazione cumulativa di 28 kg di rame per ettaro nell'arco di 7 anni. Si raccomanda di rispettare il quantitativo medio applicato di 4 kg di rame per ettaro all'anno. Le dosi per ettolitro di acqua seguenti sono riferite all’utilizzo con attrezzature a volume normale, salvo diversa indicazione. Contro Alternaria (Alternaria spp.), Antracnosi (Colletotrichum spp.), Citospora (Cytospora corylicola), Batteriosi (Pseudomonas spp.; Xanthomonas spp.) 3-6 l/ha, 200-400 ml/hl, Intervallo minimo 14 giorni. Le dosi sopra riportate si riferiscono all’utilizzo di Volumi Normali (VN) di irrorazione (1500 L/ha). In caso di volumi diversi, rispettare sempre le dosi ad ettaro. Per l’impiego con irroratrici a recupero di volume, e nel caso di colture arboree nelle prime fasi di sviluppo o in allevamento ove, per una corretta bagnatura della vegetazione, sia sufficiente una minore quantità d'acqua rispetto ai Volumi Normali (VN) sopraindicati si suggerisce di fare riferimento alla sola dose in millilitri per ettolitro (ml/hl), avendo ovviamente cura di non superare la dose massima ad ettaro. Versare direttamente nella botte riempita per ¾ con acqua mantenendo l’agitatore spento; aggiungere poi il rimanente quantitativo d’acqua previsto per l’impiego, attendere la completa dispersione del prodotto e successivamente attivare l’agitatore.
Non è compatibile con i prodotti fitosanitari a reazione fortemente alcalina o fortemente acida, in caso di dubbio si consiglia comunque una prova preliminare su piccola scala. In caso di miscela con altri formulati deve essere osservato il periodo di carenza più lungo. Devono inoltre essere osservate le norme precauzionali prescritte per i prodotti più tossici. Qualora si verificassero casi di intossicazione informare il medico della miscelazione compiuta.
Sintomi; Denaturazione delle proteine con lesioni a livello delle mucose, danno epatico e renale e del SNC, emolisi. Vomito con emissione di materiale di colore verde, bruciori gastroesofagei, diarrea ematica, coliche addominali, ittero emolitico, insufficienza epatica e renale, convulsioni, collasso, febbre da inalazione del metallo, irritante cutaneo ed oculare. Terapia: Gastrolusi con soluzione latto-albuminosa, se cupremia elevata usare chelanti, penicillamina se la via orale è agibile oppure CaEDTA endovena e BAL intramuscolo; per il resto terapia sintomatica. AVVERTENZA: Consultare un Centro Antiveleni.