Sospendere i trattamenti: 20 giorni prima della raccolta.
Erbe infestanti graminacee
è un erbicida sistemico di post-emergenza per il controllo delle infestanti graminacee annuali e perenni. Viene assorbito per via fogliare e traslocato nelle radici e nella parte area della pianta infestante. I sintomi sulle infestanti sensibili sono visibili dopo circa 10-20 giorni dal trattamento e si manifestano con l’arresto della crescita, l’ingiallimento delle foglie e infine con la morte della pianta trattata. E’ un prodotto pronto all’uso grazie allo specifico co-formulante incluso nella formulazione; non è necessario, quindi, miscelare il prodotto con alcun coadiuvante. SPECIE SENSIBILI: Avena spp. (Avena); Bromus spp. (Forasacco); Cynodon dactylon (Gramigna comune); Digitaria sanguinalis (Sanguinella); Echinocloa crus-galli (Giavone); Alopecurus myosuroides (Coda di volpe); Festuca spp. (Festuca); Hordeum spp. (Orzo selvatico); Lolium spp. (Loglio); Oryza sativa var. sylvatica (Riso crodo); Phalaris spp. (Falaride); Poa spp. (Fienarola); Scirpus nodosus (Lisca); Setaria spp. (Pabbio); Panicum spp. (Panico); Sorghum halepense (Sorghetta); ricacci di cereali. SPECIE MEDIAMENTE SENSIBILI: Agropyron repens (Gramaccia). L’efficacia del prodotto può essere ridotta in presenza di biotipi di infestanti resistenti agli inibitori di ACCasi (acetil coenzima A carbossilasi), gruppo 1 della classificazione HRAC. Distribuire in circa 150-400 L di acqua ettaro. Si applica sulle infestanti emerse ai dosaggi su: Graminacee annuali, da 2-3 foglie fino a prima dell’accestimento 0,7 l/ha, da inizio accestimento fino a fine accrescimento 1-1,33 l/ha; Graminacee perennanti, con infestanti alte 20-30 cm, 1,33 l/ha. Massimo 1 trattamento all’anno. Limitare l’applicazione al sottofila/sottochioma, impiegando il prodotto su un massimo del 30% della superficie d’impianto. Impedire la deriva sulle colture e le piante al di fuori della zona da trattare. Trattare in assenza di vento. Gli ugelli antideriva riducono la possibilità di fenomeni di deriva. Non applicare su colture in fase di stress per motivi pedoclimatici o attacchi di insetti o di altre patologie. Evitare trattamenti in previsioni di imminenti piogge. Ristagni, siccità, gelo o altre condizioni pedoclimatiche avverse che impediscono l’attiva crescita delle infestanti limitano il corretto assorbimento e la traslocazione del prodotto e quindi la sua attività erbicida. E’ un inibitore dell’ACCasi (Acetil Coenzima A carbossilasi), gruppo 1 della classificazione HRAC. Al fine di evitare o ritardare la comparsa e la diffusione di malerbe resistenti, si consiglia di alternare o miscelare con prodotti aventi un differente meccanismo d'azione. Monitorare con attenzione la presenza di malerbe sensibili sfuggite ai trattamenti ed informare le autorità competenti (Servizio fitosanitario regionale di pertinenza) in caso di sospetta resistenza. Seguire sempre le indicazioni riportate in etichetta. Non utilizzare in caso di resistenza o tolleranza agli inibitori dell’ACCasi.
In caso di miscela con altri formulati, effettuare preventivamente un test di compatibilità. Avvertenza: in caso di miscela con altri formulati deve essere rispettato il periodo di carenza più lungo e devono inoltre essere osservate le norme precauzionali prescritte per i prodotti più tossici.
In caso di contatto con gli occhi, sciacquare con cautela con acqua per alcuni minuti. Rimuovere le lenti a contatto, se presenti e facili da rimuovere. In caso di contatto con la pelle, lavare abbondantemente con acqua e sapone; in caso di irritazione o eruzione cutanea, consultare un medico. In caso di inalazione, portare l'infortunato all'aria aperta e tenerlo a riposo in una posizione che favorisca la respirazione. In caso di ingestione, NON indurre il vomito e consultare immediatamente un medico e/o chiamare un centro antiveleni. Qualora si verificassero casi di intossicazione informare il medico della miscelazione compiuta. Terapia: sintomatica. Avvertenza: consultare un Centro Antiveleni.