Erbicida sistemico da impiegarsi in post-emergenza delle infestanti nel controllo delle specie monocotiledoni e dicotiledoni, siano esse annuali, poliennali o perenni. Il prodotto è assorbito dalle parti verdi della pianta e traslocato per via sistemica sino alle radici ed agli organi sotterranei; non ha attività residua ed è degradato dai microrganismi presenti nell'ambiente.
L’efficacia può essere ridotta dal danneggiamento della vegetazione e da tutti i fattori che possono rendere difficoltosa la penetrazione o traslocazione del prodotto. Alle dosi di impiego suggerite, le precipitazioni cadute dopo 6 ore dal trattamento non compromettono l’efficacia del prodotto. Si raccomanda comunque di non trattare in caso di rischio di pioggia imminente. Attrezzature e volumi d'acqua. Utilizzare ugelli a specchio o a ventaglio. Operare a bassa pressione e preferibilmente a bassi volumi d’acqua. Operare a pressioni comprese tra 1 e 4 atm, secondo le indicazioni dei costruttori delle attrezzature. Volumi d'acqua compresi tra 100 e 400 L/ha offrono i migliori risultati. L’impiego di attrezzature a gocciolamento, di tipo umettante, lambente, munite di schermi protettivi, consente di applicare selettivamente il prodotto quando le infestanti sono vicine alla coltura. Al termine del trattamento lavare accuratamente le attrezzature. Dosi suggerite per il controllo dei principali gruppi di infestanti: Infestanti annuali entro i 20 cm di sviluppo ad es. Echinocloa spp. (giavone), Digitaria spp. (sanguinella), Setaria spp. (pabbio), Chenopodium
spp. (farinello), Amarantus spp. (amaranto), Solanum spp. (erba morella): 1 - 4 L/ha.
Infestanti biennali ad es. Cirsium vulgare (cardo asinino), Picris spp. (aspraggine), Malva spp. (malva): 4 – 5 L/ha. Effettuare al massimo 2 trattamenti all'anno. Le dosi variano in funzione sia della sensibilità dell’infestante, sia del tipo di attrezzatura impiegata (elevati volumi di acqua richiedono il dosaggio maggiore indicato). Nel caso di associazioni floristiche adottare la dose efficace per il controllo della specie meno sensibile, aggiungendo, se necessario, altri erbicidi ad azione integrativa. In presenza di infestazioni a macchia impiegare concentrazioni di 100-200 mL/10 litri di acqua sulle annuali/poliennali e di 300-500 mL/10 litri di acqua sulle perenni, limitando il trattamento alle aree interessate dalla vegetazione indesiderata. Nell’impiego di attrezzature selettive seguire attentamente le dosi e le modalità di impiego raccomandate dal produttore. Aggiungere solfato ammonico in presenza di acque dure. Il prodotto può dar luogo a fenomeni di resistenza nelle malerbe. Allo scopo di evitare o ritardare la comparsa e la diffusione di malerbe resistenti, si consiglia di alternare all’erbicida o aggiungere ad esso prodotti con un differente meccanismo d’azione e adottare idonee pratiche agronimiche. Monitorare con attenzione la presenza di malerbe sensibili sfuggite ai trattamenti ed informare le autorità competenti (Servizio Fitosanitario di riferimento) in caso di sospetta resistenza. Il prodotto non è selettivo, il prodotto può essere fitotossico se spruzzato sulle parti verdi delle piante o sulla corteccia non ben lignificata.